Direzione generale del Debito Pubblico

L'istituzione della Direzione generale del Debito pubblico si fa risalire al motu proprio di Pio VII del 6 luglio 1816 sulla pubblica amministrazione: con l'art. 26 era stato stabilito che i debiti dello stato pontificio fossero descritti in un " registro generale e che ai singoli creditori fosse rilasciata una corrispondete cartella o sia certificato sottoscritto dal tesorire generale ..

Il debito pubblico dello Stato della Chiesa.                            

Si venne costituendo lentamente a partire dal XVI secolo, mediante l' unificazione progressiva di distinti prestiti pubblici, denominati Monti. Ogni Monte era suddiviso in numerosi titoli del debito pubblico, detti Luoghi del Monte, del valore nominale di 100 scudi romani. Il saggio d'interesse nominale dei Luoghi di Monte venne fissato al 3% verso la fine del XVII secolo, rimase stabile al 3 % per tutto il XVIII secolo e, infine, fu ridotto all' 1,2 % nel 1801.

Una serie di garanzie assicurava ai proprietari di Luoghi di Monte, comunemente detti montisti, sia l'integrità del capitale che la riscossione bimestrale degli interessi.

Per quanto riguarda la durata del credito realizzato dai montisti nei confronti dello Stato mediante l'acquisto di Luoghi di Monte, esso non aveva una durata prestabilita.

Lo Stato, infatti, mediante la Segreteria dei Monti, si riservava la possibilità di restituire in ogni momento, dopo un breve preavviso, i capitali presi in prestito.

I montisti, invece, non potevano richiedere direttamente alla Segreteria dei Monti: la restituzione del proprio credito e l'unico modo per riavere indietro i propri capitali era rivendere i Luoghi di Monte posseduti ad altri privati, ad un prezzo concordato tra le parti.

Tutti i Luoghi di Monte, in conseguenza di ciò, oltre al valore nominale di 100 scudi, avevano anche un valore di mercato che saliva e scendeva in base alle diverse congiunture politiche ed economiche e in base gal ritmo della domanda e dell'offerta.   Il fatto che i montisti per ritornare in possesso dei propri capitali fossero costretti a vendere ad altri i propri Luoghi di Monte diede vita ad un fiorente mercato di titoli di stato con intermediari specializzati e un listino prezzi aggiornato settimanalmente già alla fine del Seicento.

Il debito pubblico è costituito dall'insieme dei debiti contratti dallo stato e comprende i debiti consolidati e perpetui, i debiti redimibili e il debito fluttuante. Nell'economia dello stato, come nell'economia privata, si presentano eventi che non possono essere previsti nei bilanci ordinarî, a cui non è possibile provvedere.

Lo stato dispone di varî mezzi per procurarsi entrate straordinarie. Gli stati moderni ricorrono quasi esclusivamente al debito pubblico, ma si può anche usare, in momenti eccezionali, delle riserve auree del Tesoro e delle banche di emissione, si può ricorrere a imposte straordinarie e ad alienazione del demanio fiscale.

Nello Stato Pontificio i papi ricorrevano per bisogni straordinarî di danaro a prestiti detti vacabili.

In seguito furono istituiti i Monti, e i più importanti furono il Monte della Farina, il Monte della Pace, il Monte Novennale