Direzione generale del bollo, registro, ipoteche e tasse riunite

Nello Stato pontificio, con il motuproprio di Pio VII del 6 Luglio 1816 , sia il dazio del bollo sulla carta che il dazio sul registro furono estesi in modo uniforme a tutto lo Stato e le due materie, della registrazione e dell’archiviazione, furono riunite sotto la medesima amministrazione - poi direzione generale del bollo, registro, ipoteche e tasse riunite, in Roma .

Con il regolamento sul bollo della carta, emanato dal tesoriere generale nella stessa data del citato motuproprio, l’amministrazione del bollo e registro fu posta alle immediate dipendenze del tesoriere generale

L'imposta di bollo è una imposta applicata alla produzionerichiesta o presentazione di determinati documenti.Vi era un bollo ordinario, del quale erano munite “tutte le carte che si somministrano dall’amministrazione”, ed uno straordinario, che si apponeva sulle carte non bollate.

L’imposta di registro ha origine dall’esigenza molto antica e di carattere extrafiscale di documentare i rapporti giuridici.

L’istituzione degli Uffici del Registro o di Uffici con diversa denominazione ma che svolgevano le medesime funzioni risale ad epoche antiche. Lo scopo per cui tali Uffici furono creati e poi mantenuti in vita, anche con l’affermazione dello stato moderno, è duplice:

-da un lato si voleva salvaguardare la certezza dei traffici commerciali offrendo ai cittadini (o ai sudditi) una tutela contro le falsificazioni degli atti;

-dall’altro lato si voleva assicurare un’entrata all’erario mediante l’esazione del corrispettivo connesso al servizio di documentazione dei rapporti giuridici e conservazione dei relativi atti presso pubblici archivi.

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