Museo Archeologico dell'Agro Falisco - Forte Sangallo

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cortile del Forte Sangallo
sito web
http://etruriameridionale.beniculturali.it/index.php?it/154/museo-archeologico-dellagro-falisco-forte-sangallo

Il Museo è ospitato nel Forte Sangallo di Civita Castellana, struttura militare voluta da Alessandro VI Borgia, che ne affidò la realizzazione ad Antonio da Sangallo il Vecchio intorno al 1495.

La fortezza fu costruita nello stesso sito di una preesistente rocca medioevale, al fine di assicurare il controllo di un importante nodo stradale, quello di Nepi, Amelia, Viterbo. A pianta pentagonale, con cinque bastioni, di cui tre muniti di cannoniere, è circondato da un fossato artificiale, tranne che sul lato nord.
Il Museo ripercorre, attraverso l'esposizione dei ricchi corredi funerari del territorio e dei pregevoli e famosi rivestimenti dell'architettura templare, le fasi salienti della storia delle popolazioni falische, dai primordi nell'Età del Ferro alla conquista romana del 241 a.C.

Eracle nel museo

Il simbolismo della figura di Ercole ha favorito la diffusione del suo mito anche tra i Falisci sia nella sfera privata che in quella pubblica. Vasi attici con la lotta contro il leone Nemeo raggiungono i principali centri del territorio fin dal VI sec. a.C. arricchendo il corredo funebre di famiglie emergenti della società.

All’inizio del V sec. a.C. il tempio dell’acropoli di Falerii, l’odierna Civita Castellana, recepisce negli altorilievi del frontone episodi legati alla sua figura, tra i quali la lotta con un centauro, a testimonianza che anche qui l’immagine dell’eroe assumeva un chiaro significato politico.

Ma il periodo che ci interessa è quello che prende le mosse dalla prima metà del IV secolo a.C. con l’avvio della fiorente produzione di ceramica locale a figure rosse. Nella ceramica falisca manca la rappresentazione delle singole fatiche e rarissime sono le scene ispirate alle altre prove che ha dovuto affrontare, come la lotta contro le Amazzoni o l’uccisione del centauro Nesso, mentre viene esaltato, al pari di quanto avviene in Etruria, il suo essere dio tra gli dei.

E’ l’esito di un processo che nel passaggio dal mondo greco a quello etrusco e italico vede Ercole acquisire tratti divini più che eroici, con la diffusione di culti a lui tributati anche tra i Falisci, quale protettore della fertilità, delle sorgenti e delle acque termali, delle greggi, della transizione all’età adulta. Servio gli attribuisce la prodigiosa creazione del Lacus Ciminus, il lago di Vico, nel territorio di Falerii, conficcando nel suolo una spranga di ferro. Nel III sec. a.C. a Narce, nel santuario suburbano di Monte Li Santi-Le Rote, il suo culto si affianca a quello demetriaco, come attestato alcuni ex-voto, tra i quali due singolari piccole clave fittili.

Informazioni utili

Via del Forte

01033 Civita Castellana

Telefono e fax (+39) 0761.513735

E-mail: sba-em@beniculturali.it; PEC: mbac-sba-em@mailcert.beniculturali.it

sito web: http://etruriameridionale.beniculturali.it

facebook: https://www.facebook.com/pages/Soprintendenza-per-i-beni-Archeologici-dellEtruria-Meridionale/120133361501785

Orari:

Martedì - Domenica 8.00 - 19.00
Nei giorni festivi, dal 1 Novembre al 31 Dicembre 2013: 8.00 – 13.30

Ingresso ogni ora per gruppi di max 30 persone.
Chiuso il Lunedì, il 1 Gennaio e il 25 Dicembre
Ingresso libero

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