Il progetto

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L’idea di promuovere un progetto dedicato a Eracle/Ercole nasce dalla consapevolezza della vitalità che la saga dell’eroe ha avuto - e continua ad avere - nel tempo e nello spazio, simbolo di una umanità che, nella fatica e nel confronto con le forze avverse, riesce a riscattarsi fino al premio dell’immortalità.

L’Herakles greco, l’Hercle etrusco, l’Ercole italico e quello romano hanno offerto al mondo intero testimonianze preziose di un patrimonio mitologico e artistico che ha continuato a stimolare la creatività di scultori e pittori più vicini al nostro tempo.

In quest’ottica si muove il progetto, che segue le orme dell’eroe lungo la Valle del Tevere, da Roma a Orvieto.

Tre sono i musei archeologici che mettono in campo le loro collezioni, in un articolato programma che da maggio a novembre coinvolge il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, quello dell’Agro Falisco nel Forte Sangallo di Civita Castellana, che fanno parte del sistema museale della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale, e il Museo “Claudio Faina” di Orvieto.

Ad essi si aggiunge la Galleria Nazionale d’Arte antica in Palazzo Corsini che proietta l’eroe del mondo antico nelle rivisitazioni seicentesche, tra cui un delizioso quadro di Gaspard Dughet.

Si tratta di un’occasione preziosa per riflettere, da diversi punti di vista, archeologico e storico-artistico, sulla modernità di un eroe greco che ha attraversato diverse culture tra Oriente e Occidente.

La mostra virtuale affianca quella reale riproponendone i contenuti organizzati per la consultazione web.