INTRODUZIONE

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GIOVANNI BATTISTA CAFFARATTO
La storia di un medico piemontese nella Grande Guerra


INTRO

La genesi di questa mostra virtuale prende le mosse dalla ricerca intorno alle fonti documentarie della Grande Guerra a partire da un nucleo selezionato di inventari dei comuni piemontesi conservati presso la Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Dal primo spoglio sono emersi numerosi e significativi riferimenti archivistici circa la consistenza della documentazione conservata presso gli enti locali, dimostrante inoltre la necessità di ampliare la ricerca e la considerazione delle fonti agli anni successivi la fine del conflitto.

La ricognizione inventariale ha posto in luce la necessità di segnalare percorsi tematici quantomeno ripartiti in tre canali differenti, identificati dalle definizioni:

-          Monumenti, parchi, onorificenze e commemorazioni che comprende feste nazionali, medaglie, albi d’oro;

-          Servizi militari che comprende liste di leva, caduti, dispersi, riformati, renitenti, ruoli matricolari, requisizioni di quadrupedi, beni vari;

-          Assistenza  che comprende sanità, annonaria, pensioni di guerra, emolumenti, assistenza famiglie, vedove, orfani e richiamati;

Come è evidente, si tratta di una semplificazione formale che deriva dalla necessità di attribuire almeno concettualmente un ordine contenutistico al materiale che è stato analizzato unicamente attraverso la lettura degli inventari.

Il risultato di questo spoglio è stato sorprendetemente ricco di spunti e di rimandi, testimoniando la ricchezza storica e civile del territorio preso in considerazione, dato che si ipotizza simile, per quanto eterogeneo, in tutto il territorio nazionale.

 

DAGLI INVENTARI COMUNALI ALL’ARCHIVIO DI FAMIGLIA

L'idea di approfondire le vicende della guerra attraverso le fonti documentarie ufficiali ha evidenziato nel gruppo di lavoro la volontà di compredere anche l'aspetto umano e soggettivo che si sarebbe potuto evincere solo dallo studio delle fonti di un archivio personale o famigliare.

Attraverso il convolgimento della dottoressa Daniela Caffaratto, che ha messo a disposizione un nucleo selezionato delle proprie carte famigliari, e grazie al lavoro di conservazione operato dalla famiglia Caffaratto, è stato possibile approfondire le vicende della prima guerra mondiale attraverso un punto di vista privilegiato: quello del dottor Giovanni Battista Caffaratto, ufficiale medico del 50° reggimento Fanteria.

La documentazione è costituita da un ricco carteggio familiare e amicale di cartoline postali tematiche, da un nucleo di fotografie eseguite dall’autore e da un breve diario manoscritto, le cui informazioni sono state completate e storicamente contestualizzate attraverso una precisa ricerca bibliografica, che ha focalizzato l’attenzione sul ruolo e la funzione della sanità durante la guerra anche tramite lo spoglio della collezione del periodico del Bollettino dell’Ordine dei Medici, nonché dalla ricostruzione degli spostamenti nel territorio del conflitto e dell’albero genealogico, necessario per comprendere i legami e le identità degli scriventi e dei destinatari.