Gian Giacomo Ponti

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Gian Giacomo Ponti, 1878 - 1939 (Archivio storico Telecom Italia)
Gian Giacomo Ponti, 1878 - 1939 (Archivio storico Telecom Italia)

Biografia

Gian Giacomo Ponti (1878-1939)

Nato il 28 dicembre 1878 ad Arona (Novara) e laureatosi nel 1903 in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano, fece le prime esperienze lavorative negli Stati Uniti, nella General Electric Company, dove indossò per qualche tempo la tuta da operaio e fu allievo e assistente del grande scienziato e inventore Thomas Alva Edison. Tornato in Italia, a partire dal 1908 progettò la costituzione dell'Azienda elettrica municipale di Torino e lavorò per il comune piemontese come dirigente degli uffici tecnici: grazie al suo impegno, Torino fu la prima città in Europa ad avere la rete di illuminazione pubblica alimentata dall’energia elettrica in sostituzione del gas. Dal 1918, dopo la fine della prima guerra mondiale, Ponti guidò la riorganizzazione della Sip (Società Idroelettrica Piemonte) e divenne l'uomo di punta del potente gruppo elettrico. Nel 1925 fu presidente della Stipel (Società telefonica interregionale piemontese e lombarda), la concessionaria vincitrice della prima zona, che comprendeva Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e che era la più importante dal punto di vista economico. Nel corso degli anni Venti la Stipel si impegnò sia per l’organizzazione del servizio telefonico, dando un certo rilievo anche alla comunicazione esterna secondo il modello americano, sia per la creazione delle infrastrutture tecniche. Fu Ponti a ideare e mettere la società nelle condizioni di realizzare il grande collegamento telefonico Torino-Milano-Laghi, tramite un cavo sotterraneo che prese il suo nome: il Cavo Ponti. La Stipel assurse negli anni Venti al ruolo di società leader e il gruppo Sip, diretto da Ponti, acquisì anche il controllo delle altre concessionarie del Nord, la Telve e la Timo, attraverso la Siet. La Sip di Ponti operò attivamente anche nel campo della nascente industria radiofonica, con la partecipazione all’Eiar. Sempre negli anni Venti, Ponti ricoprì numerosi e prestigiosi incarichi extra aziendali tecnici e scientifici, internazionali e italiani. Su proposta delle società elettriche nord-americane e francesi fu il primo presidente dell’Unione internazionale dei produttori di energia elettrica, costituita a Parigi nel 1925 dai più potenti gruppi elettrici mondiali, divenendo in seguito presidente onorario a vita. Fu, tra l’altro, membro del Cicct-Comitè international des comunications télégraphiques et téléphoniques, dell’American institute of electrical engineers e del prestigioso General electric club di Schenectady. In Italia ricoprì anche gli incarichi di presidente dell’Associazione esercenti imprese elettriche e dell’Unione nazionale industrie elettriche. In seguito alla crisi dei primi anni Trenta, che coinvolse in varia misura le società del gruppo Sip, Gian Giacomo Ponti, che nel 1924 era anche stato eletto deputato al Parlamento, venne emarginato e si ritirò a vita privata nella sua casa di Arona, dove morì il 28 novembre del 1939. Presso l’Archivio Centrale dello Stato è conservata una lettera datata 24 marzo 1937, scritta dalla figlia di Ponti, in cui si descrivono le tristi condizioni del padre chiedendone la “riabilitazione”.


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Il sistema telefonico

Relazioni