Padri domenicani

print this page

Dal 1720 circa, e fino all'inclusione della biblioteca fra i beni dello Stato italiano, la Casanatense coltivò l'uso di raccogliere i ritratti dei suoi bibliotecari, teologi e cattedratici, nonché di quanti domenicani onoravano l'ordine per le alte cariche ecclesiastiche rivestite o per meriti di studio. Ciò dette origine ad una ricca galleria di dipinti che, se non sempre di eccelsa qualità artistica, presenta tuttavia un notevole interesse storico-documentario. Nonostante le ben note dispersioni, un buon numero di questi dipinti, in massima parte di autore ignoto, si è conservato ed è oggi collocato prevalentemente nella sala cataloghi e nella stanza dell'Ufficio informazioni bibliografiche.
Particolarmente orgoglioso e consapevole del ruolo della biblioteca fu il padre Giovanni Benedetto Zuanelli (1608-1738): prefetto della Casanatense dal 1711 al 1728 fu uno dei bibliotecari più attivi e consci dell'importanza dell'istituzione e il più desideroso di perpetuare in effigie il ricordo di quei domenicani che avessero avuto un ruolo particolarmente significativo sia all'interno della biblioteca che all'esterno, quando chiamati ad altri compiti.

Il pittore Carlo Pignoli eseguì un buon numero di questi ritratti negli anni intorno al 1725.