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Giovedì 19 settembre, ore 21
MODENA, Chiesa di San Carlo
DIDO AND ÆNEAS
opera in tre atti di HENRY PURCELL (1659-1695) su libretto di Nahum Tate
In collaborazione con Modena Città del Belcanto
DIDO Haeesun Ahn * soprano
AENEAS Gaga Tsitsilashvili * tenore
BELINDA Erika Passini * soprano
SECOND WOMAN Giulia Bernardi * soprano
SORCERESS Beatrice Bini* mezzosoprano
FIRST WITCH Greta Morselli * mezzosoprano
SECOND WITCH Francesca Cangini * mezzosoprano
SPIRIT Margherita Monelli* mezzosoprano
SAILOR Paolo Davolio tenore
CORO
Soprani I e II Greta Morselli, Maria Angela Onofri*, Katheryna Makhnyk*, Margherita Monelli, Erika Passini, Giulia Bernardi, Francesca Cangini*, Beatrice Bini
Tenori Paolo Davolio, Gaga Tsitsilashvili, Francesco Crovetti
Bassi Michele Gaddi, Lorenzo Tosi
ORCHESTRA
Violini primi Claudio Andriani, Micol Vitali, Giacomo Coletti, Michele Rossi*, Libia Romero Contreras*
Violini secondi Barbara Altobello, Michaela Bilikova*, Lucrezia Barchetti*, Beatrice Donati*
Viola Simone Laghi; Viola da Gamba Luca Favoni*
Violoncello Alessandro Andriani
Violone Marco Contessi*
Tiorba Mauro Pinciaroli
Clavicembalo Mario Sollazzo
*Studenti dell'ISSM Vecchi-Tonelli provenienti dalle classi di: Luca Giardini, violino barocco, Monica Piccinini, canto barocco, Maria Costanza Nocentini Bruno Praticò e Katya Lytting, canto, Patxi Montero, Viola da gamba e Violone
Grandezze & Meraviglie XXII Festival Musicale Estense ospita il progetto Dido and Æneas finanziato nell’ambito di “Modena città del Belcanto”, che ha visto in cartellone anche La Catena d’Adone di Domenico Mazzocchi presentato dal Festival lo scorso 8 settembre.
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L’OPERA
Dido and Æneas è un’opera di cui poco si conosce riguardo alla prima rappresentazione e all’occasione della composizione. Sicuramente fu rappresentata nel 1689 in un convitto femminile, tuttavia non si può essere certi che questa sia stata la sua prima rappresentazione e l’occasione per comporla. La trama è tratta dall’Eneide di Virgilio e racconta l’infelice storia d’amore tra Enea e la regina di Cartagine Didone. L’opera è strutturata sul contrasto tra l’amore che sboccia tra i due eroi e la volontà di Giove coadiuvato da tre streghe e uno spirito che complottano affinché Enea riprenda il mare e segua il suo destino che lo porterà in Italia lasciando Didone disperata e perciò mandando in rovina Cartagine. Su questa trama si inseriscono la scena nel palazzo della regina del primo atto con l’arrivo di Enea, quella delle streghe e quella della caccia nel secondo atto e quella dei marinai nel terzo. Il drammatico finale vede la partenza di Enea e Didone che si uccide non dopo aver cacciato Enea a sua volta accusandolo di ipocrisia e mancanza di rispetto alla proposta del guerriero di rimanere nonostante tutto a Cartagine. La struttura narrativa molto compatta del libretto di Nahum Tate permette a Purcell di concentrare i mezzi espressivi in maniera molto efficace e di dare una parte fondamentale al coro che si alterna tra una funzione di commento o descrittiva e quella di vero e proprio personaggio agente. L’aderenza della composizione agli affetti del testo è pressoché totale e nonostante la musica sia di una naturalezza che sfiora a volte la semplicità, il suo effetto è di assoluto coinvolgimento emotivo.
IL PROGETTO
L’esecuzione in forma di concerto dell’opera di Henri Purcell è il frutto della collaborazione tra le classi di canto di Triennio e Preaccademico e il Master di I Livello in Musica Antica dell’ISSM Vecchi-Tonelli. Il lavoro didattico svolto durante l’anno trova la sua realizzazione nella preparazione di una composizione musicale complessa quale il Dido and Aeneas. Gli allievi di canto si confontano con una partitura che presenta sia il canto solistico in una delle sue forme più raffinate sia una importante partecipazione del coro. Quest’ultimo è particolarmente formativo in quanto i suoi interventi sono sia di natura polifonica che omoritmica e danno la possibilità agli allievi di confrontarsi con diversi tipi di scrittura corale. La realizzazione con un coro in organico cameristico rende poi il loro lavoro particolarmente stimolante e formativo. Dal punto di vista strumentale è un’occasione per confrontarsi con una partitura che presenta moltissimi degli stilemi tipici dell’epoca e che permette di lavorare sui diversi fronti della tecnica strumentale, le figure retoriche e l’articolazione.
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