LEONARDO

e i rebus musicali

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ingresso libero

Sabato 31 agosto, ore 17

CASTAGNETO DI PAVULLO

Chiesa di S. Lorenzo Martire

 

LEONARDO
e i rebus musicali
Musica di Leonardo Da Vinci e musicisti del tempo
Massimo Lonardi, liuto rinascimentale

LEONARDO DA VINCI (1452 - 1519)
Rebus musicali
(elaborazione per liuto di M. Lonardi)

JOAN AMBROSIO DALZA (sec. XV-XVI)
Pavana, Saltarello e Piva

FRANCESCO SPINACINO (sec. XV-XVI)
Ricercare

JOAN AMBROSIO DALZA
Calata alla spagnola

VINCENZO CAPIROLA (1474 - 1548)
Ricercar primo
Tientalora baleto da balar bello

FRANCESCO DA MILANO (1497 - 1543)
Ricercare


PETRO PAULO BORRONO (sec. XV-XVI)
Pescatore che va cantando

FRANCESCO DA MILANO
Fantasia

PETRO PAULO BORRONO
Saltarello chiamato Antonola

FRANCESCO DA MILANO
Ricercare

P. PAULO BORRONO /G. P. PALADINO (1500 - 1566)
Pavana chiamata La Desperata

FRANCESCO DA MILANO
Ricercare

GIOVANNI PAOLO PALADINO
Saltarello

FRANCESCO DA MILANO
Fantasia

DOMINICO BIANCHINI DITTO ROSSETTO (1510 - 1576)
Lodesana

VINCENZO GALILEI (1520-1590)
Ricercare

ANONIMO (sec. XVI)
Il Bianco Fiore

ANONIMO (sec. XVI)
Fantasia

GIO. GIACOMO GORZANIS (1520 - 1575)
Padoana detta Chi passa per sta strada

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Nel prologo del trattato sulle arti figurative Leonardo stimò la musica inferiore solo alla pittura e la definì “figurazione delle cose invisibili”. Sparse nei manoscritti del Maestro si trovano numerose annotazioni corredate da schizzi riguardanti esperimenti di fisica acustica, la progettazione di nuovi strumenti musicali e il miglioramento di quelli già esistenti. Le più antiche fonti bibliografiche come l’anonimo gaddiano, risalente alla prima metà del ‘500, e un breve scritto di Paolo Giovio, databile attorno al 1530, ricordano Leonardo anche per le sue qualità di cantore e di improvvisatore alla lira da braccio.

Il celebre matematico Luca Pacioli, che fu amico di Leonardo, ne parlò come di un pittore straordinario, abile architetto e musico virtuoso. Purtroppo Leonardo, seguendo la consuetudine di molti strumentisti del ‘400, non trascrisse in notazione le sue improvvisazioni, ma sarebbe certamente stato in grado di farlo, come dimostrano alcuni rebus conservati nei fogli della Collezione Windsor. Si tratta di giochi nei quali il Maestro utilizzò la notazione musicale combinandola con sillabe, parole o frammenti di parole in modo da formare, attraverso i nomi delle note, motti o piccole frasi. Tre di questi giochi musicali formano brevi frammenti melodici che ho riunito in un’elaborazione per liuto. Il programma, partendo da alcune intavolature liutistiche dell’epoca di Leonardo, si estende fino al tardo Rinascimento includendo opere per liuto solo.

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