ANTONIO VIVALDI

A’ Violino e Basso continuo

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Giovedì 8 ottobre ore 21
MODENA Chiesa del Voto
ANTONIO VIVALDI
A’ VIOLINO E BASSO CONTINUO

Ensemble ACCORDONE
Rossella Croce violino
Catherine Emma Jones violoncello
Guido Morini basso continuo

ANTONIO VIVALDI (Venezia 1678 - Amsterdam 1741)
da 12 sonate per violin e basso continuo, Op. 2, (1709)

Sonata II in La Maggiore
Preludio a Capriccio, Corrente Allegro, Adagio, Giga Allegro

Sonata III in Re Minore
Preludio Andante, Corrente Allegro, Adagio, Giga Allegro

Sonata VI per violoncello e Basso Continuo
Preludio Largo, Allemanda Allegro, Larco Allegro, Corrente

Sonata V in Si Minore
Preludio Andante, Corrente Allegro, Giga Presto

Sonata VIII in Sol Maggiore
Preludio Largo, Giga Presto, Corrente Allegro

Concerto per violino op III N°3
Trascrizione di Johann Sebastian Bach BWV 978
Allegro, Largo, Allegro

Sonata IX in Mi Minore
Preludio Andante, Capriccio Allegro, Giga Allegro, Gavotta Presto

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La prima raccolta di sonate per violino di Vivaldi fu pubblicata a Venezia presso l’editore Bortoli gli ultimi giorni dell’anno 1708, in occasione della visita veneziana di Frederik IV, re di Danimarca. Questa raccolta di sonate, nota come Opera seconda, faceva seguito a quella di Sonate a tre, pubblicata da Sala nel 1705 ed è la prima raccolta solistica del “Musico di Violino, e Maestro de’ Concerti del Pio Ospedale della Pietà di Venezia” come Vivaldi stesso si definisce nel frontespizio. Se è certamente vero che in quest’opera si legge l’impronta formale della scuola corelliana, è da sottolineare come la personalità vivaldiana – inserita nel fertile contesto veneto in cui già operavano musicisti come Albinoni e Bonporti – apporta numerosi tratti stilistici propri. Brillantezza e virtuosismo per lo strumento solista, ma anche un trattamento elaborato del basso, che spesso dialoga alla pari col violino, affrancandosi così dal ruolo di semplice accompagnamento armonico e dimostrando un’attenzione alla componente polifonica e contrappuntistica che contraddistingue la produzione del giovane Vivaldi.

La raccolta delle sonate dell’Op. II conobbe vasta diffusione internazionale a partire da 1711, quando l’editore Roger pubblicò un’edizione con il procedimento noto come incisione su rame, molto elegante alla vista e molto meglio leggibile delle stampe a caratteri mobili a cui l’editoria italiana era ancora legata. Si faceva strada nell’Europa del Nord il mercato degli “amatori di musica” che di fatto apriva nuove possibilità commerciali alle edizioni musicali, fino a quel momento finanziate da benefattori e destinate a una circolazione limitata. A riprova di questa nuova diffusione presso i musicisti dilettanti, osserviamo che la numerica del basso continuo, praticamente assente nell’edizione italiana, diventa sovrabbondante in quella di Roger. Famoso resta il caso di un concerto destinato a Dresda in cui Vivaldi, evidentemente indispettito dalle precisazioni richieste da un pubblico di fruitori non professionisti, esplicita la numerica di un semplice passaggio annotando: “Per li Coglioni”.

Numerose da quel momento furono le ristampe, autorizzate o no, che garantirono a Vivaldi stima e successo in tutta Europa. In questo programma potrete ascoltare anche una sonata per violoncello e continuo, scritta certamente prima del 1730 ma pubblicata soltanto nel 1740 a Parigi e un concerto per archi trascritto per il cembalo da J.S. Bach, a testimonianza dell’interesse che Vivaldi riscuoteva in Europa, prima di sprofondare nell’oblio per circa due secoli, fino alla riscoperta e consacrazione definitiva, avvenuta nel corso del Novecento.