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Martedì 12 novembre, ore 21
MODENA Chiesa di Sant’Agostino
SAN GIOVANNI BATTISTA
Alessandro Stradella & Antonio Maria Bononcini
USTINA VAITKUTE contralto
FERIDE BUYUDENKTAS contralto
ENSEMBLE GAMMA.UT+
Manako Ito, Marco Kerschbaumer violini e viola
Ala Yakusheuskaya violoncello
Konraset Narkmun clavicembalo
SUSANNE SCHOLZ violino e direzione
ALESSANDRO STRADELLA (1643-1683)
Oratorio di S. Giovanni Battista. à .5.*
Roma, S. Giovanni dei Fiorentini, il 31 marzo 1675
&
ANTONIO MARIA BONONCINI (1677-1726)
La Decollazione di San Giovanni Battista**
Oratorio à 5 con Istromenti, Vienna l’anno 1709
Poesia di Giovanni Domenico Filippeschi
*San Giovanni Battista, Modena, Biblioteca Estense (Mus.F.1136)
**Erodiade o sia Decolazione di Giovanni Battista, Modena, Biblioteca Estense (Mus.F.1552)
ALESSANDRO STRADELLA
Sinfonia
Recitativo del Battista “Amiche selve addio”
& Aria “Deste un tempo”
ANTONIO MARIA BONONCINI
Aria “Perché il Sole d’ogni Astro”
Andante e staccato
Aria del Battista “Parmi veder già il Ciel”
Allegro
Aria dell’Angelo “Preziosa è quella morte”
Andante
ALESSANDRO STRADELLA
Aria “Se pegno gradito (mille baci)”
Recitativo “Godete pur” & Aria del Battista “Io per me”
Recitativo Battista “Quando mai fia che morte”
& Arioso “L’alma vien meno”
ANTONIO MARIA BONONCINI
Sinfonia
Aria dell’Angelo “Tardi diviene all’ira Il provocato Ciel”
Allegro
Aria del Battista “Bacio l’ombre e le Catene”
Largo
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La storia della Decollazione di San Giovanni Battista oggi ci è nota soprattutto attraverso l’opera di Richard Strauss Salome, che, come già il titolo mostra, descrive come punto centrale la figura di Salomè che con la sua danza si prefigge di convincere Erode a condannare a morte Giovanni Battista.
In epoca barocca la vicenda viene vista da una prospettiva completamente diversa: c’è da una parte San Giovanni Battista, l’uomo saggio che vede in Erode un regnante giusto se non fosse per la sua convivenza con la moglie di suo fratello Fillippo, Erodiade, la quale, insieme a sua figlia Salomè dimora nella reggia di Erode come moglie e regina. In particolare emerge la figura di Erodiade che teme, per colpa degli ammonimenti di Giovanni, di perdere la sua posizione di nuova coniuge e soprattutto il suo potere di Regina. Per questo sfrutta le doti seduttive di sua figlia allo scopo di eliminare il nemico Battista.
Le figure vengono descritte in modo chiaro e, in coerenza con lo stile barocco, scolpendo figure e momenti con arie che mostrano un affetto diverso. Questo è l’approccio comune che si vede sia nell’oratorio di Alessandro Stradella nel 1675 a Roma che in quello di Antonio Maria Bononcini nel 1709 a Vienna. Il primo scrisse il suo San Giovanni Battista nel 1675 per l’oratorio romano di San Giovanni dei Fiorentini con testo dell’abate Gerardo Ansaldi. Stradella fu un compositore che ebbe un ruolo di prima importanza nello sviluppo del genere oratoriale in quanto lo caricò di grande forza drammatica ed espressiva, avvicinandolo allo stile dell’opera, nonostante la mancanza di scene e la finalità moralistica e religiosa del genere.
Il modenese Antonio Maria Bononcini, fratello minore di Giovanni Bononcini, scrisse invece La decollazione di San Giovanni Battista per la corte viennese dell’imperatore Giuseppe I, dove serviva in qualità di violinista. Nella capitale asburgica il giovane Antonio Maria passò diversi anni insieme al fratello e qui fece eseguire la maggior parte delle sue opere, cantate e oratori. Nonostante col tempo sia stato ingiustamente quasi dimenticato per non aver dato alle stampe le sue opere e per essere stato oscurato dal successo del fratello maggiore, in vita il giovane Bononcini era ritenuto in grande considerazione, tanto che padre Giovanni Battista Martini così descrisse il suo stile: “così elevato, così vivace, così artificioso e dilettevole che si rese distinto dalla maggior parte dei maestri di musica del principio del 18º secolo”.
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