ET COME FOCO T’ACENDI
Passione mistica tra Medioevo e Rinascimento. Caterina da Siena, Caterina da Bologna
Details
Domenica 23 agosto ore 19
MODENA, Chiesa di San Pietro ore 21
ET COME FOCO T’ACENDI
Passione mistica tra Medioevo e Rinascimento
Caterina da Siena, Caterina da Bologna
VALENTINA SCUDERI voce
PAOLA VENTRELLA tiorba
Ensemble vocale FONTE ARMONICA
Annalisa Brutti, Valeria Cuoghi soprani
Cinzia Fabbri contralto
Marco Guidorizzi, Stefano Tosi tenori
Marco Bernabei, Luca Bauce bassi
TESTI
Collaborazione per la scelta dei testi PAOLA BIGINI
SANTA CATERINA DA SIENA (1347-1380)
estratti dalle Lettere 273 e 373 a Frate Raimondo da Capua
SANTA CATERINA DA BOLOGNA (1413-1463)
estratti da I dodici giardini
MUSICA
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA (1525ca.1594)
*Sicut Cervus
ANONIMO
Toccata e Ciachone
BELLEROFONTE CASTALDI (1580-1649)
Sonata forastiera in habito tiorbesco n. 1
da Capricci a due stromenti, cioè tiorba e tiorbino per sonar solo varie sorti di balli e fantasticarie, Modena 1622
ALESSANDRO PICCININI (1566-1638)
Ciaccona in partite variate
Da Intavolatura di liuto et di chitarrone libro primo, Bologna 1623
BELLEROFONTE CASTALDI
Sonata forastiera in habito tiorbesco n. 2
ALESSANDRO PICCININI (1566-1638)
Battaglia
da Intavolature di Chitarrone [cit.]
ANONIMO
Toccata
HANS LEO HASSLER (1564-1612)
*Cantate Domino
GIOVANNI GIROLAMO KAPSBERGER (1580-1651)
Capona, Kapsberger
Da Libro quarto d’Intavolatura di Chitarrone, Roma 1640
GIOVANNI PITTONI (1635-1677)
Sonata I - Adaggio
Intavolatura di Tiorba opera seconda, Bologna 1669
NICOLAS HOTMAN (ca. 1610-1663)
Chaconne de Hotman
Manuscrit Vaudry de Saizenay
GIOVANNI GIROLAMO KAPSBERGER
Canario
Da Libro quarto d’Intavolatura [cit.]
HANS LEO HASSLER
*Cantate Domino
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Caterina da Siena e Caterina da Bologna rappresentano due modalità diverse di vivere il sentimento religioso. Entrambe consacrano la propria vita a Cristo, ma mentre Caterina da Siena, che non è propriamente consacrata religiosa e formalmente è una laica, predica ed esorta il capo della Chiesa affinché il cristianesimo divenga una realtà storica, Caterina da Bologna che vive in pieno Quattrocento, ha vissuto il periodo iniziale della propria vita religiosa in una comunità laica per abbracciare poi la regola di Santa Chiara. La laicità, quindi, viene vissuta non solo come non appartenenza al clero ma come concezione ed esperienza della divinità senza mediazioni. È una condizione particolare in cui l’umanizzarsi di Dio permette il divinizzarsi dell’uomo grazie al Figlio che si è fatto carne e che è morto sulla Croce e che diventerà l’elemento centrale della riflessione mistica di entrambe, seppur con caratteristiche profondamente diverse. Il sangue di Cristo, l’Innocente sacrificato ha cambiato l’uomo e il mondo; il sangue è il vero tesoro con cui Cristo ha riscattato l’intera umanità; il sangue e le ferite del Cristo sono onnipresenti negli scritti e nelle visioni di Caterina da Siena al punto tale che, leggendo i suoi testi, la nostra sensibilità ne resta profondamente turbata. Altro approccio ha invece Caterina da Bologna, parte della cui produzione letteraria può essere considerata sia una guida spirituale che permetta di riconoscere e resistere alla tentazione del maligno, come nel trattato “Le sette armi spirituali”, sia una guida all’ascesi mistica come nell’opera “I dodici giardini”. Pur tenendo sempre presente il sacrificio di Cristo Caterina da Bologna riesce gradualmente a sublimarne il significato.


















