I Monumenti di Porto Mantovano: Sant'Antonio e Soave
print this pageNel mese di maggio del ‘43 i gruppi scultorei dei monumenti ai Caduti di Sant’Antonio e Soave vennero smontati e spediti, a seguito della richiesta dell’Endirot, alla ditta A. Tonolli&Co. Con raccomandata datata 29 novembre 1943 la sopracitata ditta rispondeva al Comune di Porto Mantovano indicando l’esatto peso del materiale bronzeo inviato, per un totale di 1138 kg, e unendo l’assegno di £ 4.552, così come stabilito dal Ministero delle Corporazioni (£ 400 al Kg).
Il Monumento di Sant’Antonio
Il monumento venne inaugurato nel 1925 e progettato dallo scultore Giuseppe Menozzi (1895-1966) era collocato esattamente dove attualmente ha sede il Municipio di Porto Mantovano.
Il monumento, ad ara, era costituito da un piedistallo a gradini sul quale poggiava una base formata da tre lapidi, le due laterali erano ornate da due altorilievi bronzei mentre quella centrale coperta da mosaico vetroso (probabilmente in oro) ospitava una campana; lo stesso mosaico decorava anche la parte alta del monumento. Gli altorilievi rappresentavano il gruppo delle vedove dolenti che piangono la morte dei soldati caduti onorando la Madre Patria.
Il monumento rimase intatto fino al 1943 anno della fusione del gruppo bronzeo.
Il nuovo Monumento di Sant'Antonio
Nel 1961, a seguito della nuova progettazione del Municipio, il Consiglio Comunale decise di approvare – con delibera n. 120 del 2.03.61 e approvata dalla Prefettura in data 18.03.61 n. 5960 IV – l’autorizzazione all’impiego di materiale residuo marmoreo del vecchio monumento per erigerne uno nuovo nel piazzale della stazione.
La progettazione del nuovo monumento venne affidata allo scultore Selvino Sabbadini (1912-1986) il quale aveva l’incarico di presentare tre progetti da sottoporre ad una commissione di esperti per la decisione. Il progetto scelto fu il primo.
Si riporta la descrizione dello scultore circa il progetto selezionato:
«I bozzetto costituito con tutto il materiale di recupero del vecchio monumento, fatta eccezione per il globo che verrà scolpito da un blocco di marmo adatto. In alto a sinistra verrà incastonato un bassorilievo in bronzo che illustrerà fatti di guerra, mentre sulla parte alta di destra si applicherà le opportune scritte. Le misure non devono superare i m 6x4 base e m 3 altezza complessiva.»
In data 25 maggio 1961 il Sindaco scrisse a Sabbadini confermando l’incarico per la costruzione del nuovo monumento che sarebbe dovuto sorgere sul piazzale della stazione secondo il bozzetto I per una spesa totale di £ 350.000. In calce alla lettera si indicano le tempistiche che lo scultore era tenuto a rispettare, infatti il termine perentorio venne fissato al 4 novembre dello stesso anno, giorno di inaugurazione del monumento.
Nel 1985 il monumento venne spostato nella attuale posizione, vicino alla sede municipale.
Il Monumento di Soave
Il monumento di Soave ha un passato simile rispetto a quello di Sant’Antonio data l’appartenenza allo stesso Comune e quindi alle stesse strategie governative.
Il manufatto venne inaugurato il 12 maggio 1926 alla presenza di molti intervenuti anche da paesi limitrofi. L’artista che ha eseguito il monumento è Giuseppe Menozzi (1895-1966); l’opera rappresentava un soldato morente in cima ad una alta massicciata a ricordo delle battaglie avvenute sul Carso ed era collocato al centro del parco delle Rimembranze che sorgeva al centro del paese.
Il nuovo Monumento di Soave
A seguito della rimozione della scultura bronzea il manufatto non subì, per alcuni anni, sostanziali modifiche fino a quando nell’inverno 1948/1949 uno studente della Scuola d’Arte Comunale originario di Soave, Giovanni Sagredini, si volle dedicare al rifacimento della statua andata perduta. Il modello venne ripreso da fotografie scattate prima della fusione, la nuova statua venne eseguita in cemento e patinata per far sembrare il materiale bronzeo. Il 24 aprile del 1949 venne fatta una nuova inaugurazione del monumento (Gazzetta di mantova del 26.04.1949).
Il monumento pochi anni dopo venne spostato per rendere edificabile l’area su cui sorgeva; venne scelta, però una zona molto decentrata e poco consona al ricordo dei gloriosi caduti quindi nell’aprile 1985 l’opera subì un nuovo spostamento e venne privata dell’alto basamento a ricordo del Monte Carso. La nuova struttura, costruita in cemento, consiste in una pedana sulla quale è posta una sedia dove poggia il soldato morente.
[M.P.S.]
Fonti:
ASMN, Fondo Prefettura MN, Uff. Gabinetto, b. 5, fasc.2.
Archivio SBEAP-BS, Raccolta Monumenti in bronzo 1940-1941.
Archivio Storico Comunale di Porto Mantovano, Busta 267, Cat. IX, fasc. Spostamento Monumento ai caduti, 1961.
C. Saccani, Albo d'oro dei caduti nelle guerre mondiali 1915-1918 1940-1945, Soave, 2 novembre 2003, Porto Mantovano, Comune di Porto mantovano, 2003.
Bancole: un territorio, una chiesa, una parrocchia. 1601-2001, 400 anni di storia, Antonio Salvato (a cura di), Mantova, Sometti, 2001, pp. 180-182.
A. Gaioni, Un comune chiamato Porto. Porto Mantovano 20 secoli di cronaca, Mantova, Sometti, 2005, pp. 132, 137, 138.
Porto: immagini e storia, G. Mondini (a cura di), Mantova, Sometti, 1999, pp. 62-67.
Sant'Antonio: una chiesa, un paese, 1847-1997, materiali per una storia, M. Camatti (a cura di), Mantova, Publi Paolini, 1997, p. 77.