Cesare Vico Lodovici

print this page

  Commediografo, scrittore e traduttore (Carrara 1885 - Roma 1968)

c v. lodovici

Dopo la laurea in giurisprudenza, Cesare Vico Lodovici si dedica alle lettere e al teatro, fondando prima la rivista «Cenobium», nel 1911 a Lugano, e portando poi in scena, a Milano e a Pavia, i testi teatrali L'eroicaLa Patria e L'idiota. Durante la Prima guerra mondiale si arruola come volontario e durante la prigionia scrive la sua prima opera, La donna di nessuno, rappresentata nel 1919 al Teatro dei filodrammatici, a Milano. Negli anni Venti l'autore consolida il suo stile entrando in contatto con grandi personaggi del tempo, quali Eugenio Montale, Roberto Bazlen, Silvio D'Amico, Massimo Bontempelli, Luigi Pirandello e Marta Abba. I personaggi proposti, perlopiù incentrati su figure femminili, risultano pervasi di un'ironia sottile, sul modello della drammaturgia russa. Gli anni Trenta decretano il successo di Lodovici, ammirato dal pubblico e dalla critica, grazie a diverse opere: La ruota (1933) e Isa, dove vai? (1937). Vicino al genere storico, nonché affascinato dalla lauda sacra, non manca di scrivere libretti melodrammatici, come La donna serpente (1932) per Alfredo Casella. Notevole anche come traduttore, nel 1964 pubblica tutto il teatro di William Shakespeare, edito da Einaudi; tra il 1937 e il 1954, infine, collabora alla sceneggiatura di una ventina di film.

Libretto de "La donna serpente" (1932)