Nino Martoglio

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  Regista, sceneggiatore, scrittore e poeta (Belpasso 1870 - Catania 1921)

Nino Martoglio

Figlio di un giornalista, a soli 19 anni Nino Martoglio fonda un settimanale umoristico e satirico, scritto anche in lingua siciliana, il «D'Artagnan», dove pubblica tutte le sue poesie, poi raccolte in Centona e molto apprezzate da Giosuè Carducci per le descrizioni meticolose delle bellezze del paesaggio italiano. Nel 1901 fonda la Compagnia drammatica siciliana, dove convergono Giovanni Grasso, Virginia Balistrieri, Giacinta Pezzana e Totò Majorana. Nel 1910, a Roma, fonda la struttura stabile del primo Teatro minimo, presso il Teatro Metastasio, curando la regia di opere italiane e straniere. È in questo periodo che incoraggia e porta sulla scena opere teatrali di Luigi Pirandello, già famoso come novelliere e scrittore, con il quale scrive anche A Vilanza e Cappidazzu paga tuttu. Nel 1918 fonda la Compagnia del teatro Mediterraneo, attiva fino al 1920. Per alcuni anni si dedica anche al cinema producendo e dirigendo quattro pellicole andate, però, completamente perdute. La sua opera è caratterizzata, oltre che dal verismo e dalla bellezza dei paesaggi, anche da una forte contrapposizione tra ricchezza e povertà. Nino Martoglio è, infatti, il cantore dei lussuosi palazzi aristocratici e dei tuguri, dei caffè di lusso e dei vicoli affollati. 

Nino Martoglio in un disegno di Antonino Gandolfo