V. Pier Paolo Pasolini

Quando nei primi mesi del 1950 Bassani e Pasolini si incontrano per la prima volta, scoprono di avere la medesima formazione culturale grazie all'insegnamento dei comuni professori Roberto Longhi e Carlo Calcaterra. Lo scrittore ferrarese introduce quindi l'amico nell'ambiente letterario romano e tra i due nasce una schietta e profonda amicizia, fatta di cene in osteria (da Pallotta a Ponte Milvio, per esempio), partite a calcetto nei prati di Villa Borghese (entrambi sono animati infatti dalla passione per lo sport) e viaggi: nel 1954 nell'Italia centrale e nel 1957, mentre Bassani scrive Gli occhiali d'oro, ad Antignano insieme a Carlo Emilio Gadda.

Sul piano artistico la sintonia non è minore: il redattore di «Botteghe Oscure» pubblica i testi di Pasolini su cinque quaderni della rivista, mentre l'amico fa stampare vari scritti bassaniani su «Officina» e «Nuovi Argomenti». Bassani inoltre esprime ammirazione per le opere di Pasolini tra le pagine di Di là dal cuore, così come lo scrittore friulano è acuto e generoso lettore delle prove letterarie dell'amico.

Ma è il campo del cinema quello in cui gli incontri tra i due sono più numerosi. Bassani infatti nel 1954 introduce Pasolini nel mondo della settima arte richiedendo la sua collaborazione per la sceneggiatura de La donna del fiume. A partire da quella data, i due amici scrivono insieme i dialoghi di altri film, alcuni dei quali mai girati (tra cui Il sole nel ventre, tratto dall'omonimo romanzo di Jean Hougron). Inoltre Pasolini si occupa con De Concini della sceneggiatura della pellicola ispirata al racconto bassaniano Una notte del '43 (1960) e sceglie l'amico per doppiare alcuni dei suoi lavori cinematografici (nel 1963 Bassani presta la voce a Orson Welles ne La ricotta).