Alberti, I dieci libri de l'architettura ... 1546

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ALBERTI, Leon BattistaI dieci libri de l'architettura … da la cui prefatione breuemente si comprende la commodità, l'utilità, la necessità, e la dignità di tale opera ... Nouamente da la latina ne la volgar lingua con molta diligenza tradotti. In Vinegia : appresso Vincenzo Vaugris, 1546


Si tratta della prima traduzione italiana del De re aedificatoria, ad opera del modenese Pietro Lauro. Nella dedica al conte Bonifacio Bevilacqua, Lauro, dopo aver fatto una difesa del volgare, definisce Alberti “dottissimo auttore, forse il migliore e il più eccellente di quanti mai e antichi e moderni n’hanno trattato [di architettura]”. Aggiungendo “qui avrei da dirle de la sua dottrina cose maravigliose, per dimostrare che ne Vitruvio ne altri architetti hanno così perfettamente ne con tanta chiarezza, come fa egli, de la teorica e prattica di quella scientia ragionato”.

Anche questa edizione, come le precedenti latine è priva di illustrazioni, che invece corredano in buon numero la traduzione di Cosimo Bartoli, pubblicata a Firenze nel 1550, presso Lorenzo Torrentino, e la prima traduzione francese, a opera di Jean Martin, pubblicata a Parigi per i tipi di Jacques Kerver nel 1553, che utilizza in abbondanza le immagini dell’edizione bartoliana.

Il volume, oltre al timbro della Biblioteca del Regno d'Italia, reca tracce evidenti di una o forse addirittura due note di possesso diverse che sono state accuratamente cancellate e rese purtroppo illeggibili.

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