Francesco Mario Grapaldo

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57.a.137-Front.

Non fu uno specifico interesse teorico o professionale per l’architettura a spingere l’umanista parmense Francesco Mario Grapaldo (1460-1515) alla composizione de suo trattato di antiquaria; di antica famiglia, fornito di una solida istruzione classica, dapprima notaio e successivamente professore di belle lettere allo Studio di Parma, ricoprì anche un importante ruolo politico nella vita della sua città, tanto che come segretario dell’ambasceria parmense presso Giulio II, ottenne dal papa l’incoronazione poetica e una rendita. Lo vediamo qui rappresentato nel frontespizio della sua opera, intento nell'attività dello scrivere con il calamo nella destra e il raschietto nella sinistra.


Leggi la voce di Anna Siekiera nel Dizionario Biografico degli Italiani

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