Serlio, Il primo- [quinto] libro di architettura, 1551

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Il primo [-quinto] libro d’architettura di M. Sabastiano Serlio bolognese. (In Venetia: per Pietro de Nicolini de Sabbio : ad instantia di Melchiorre Sessa, 1551)


Questa veneziana del 1551 è la prima edizione in un solo volume dei cinque libri di Serlio pubblicati separatamente negli anni precedenti a Venezia e a Parigi.

Com’è noto, la pubblicazione dei sette libri di architettura di Sebastiano Serlio non seguì un ordine progressivo. Il primo libro a essere edito fu in realtà il Quarto, uscito a Venezia nel 1537 per i tipi di Francesco Marcolini, non però col titolo di Libro quarto, ma con quello di Regole generali di architetura [sic] sopra le cinque maniere de li edifici, cioe, thoscano, dorico, ionico, corinthio, et composito, con gli esempi dell’antiquita, che, per la maggior parte concordano con la dottrina di Vitruvio. Tuttavia lo stesso Serlio, annunciando il piano dell’opera, fin dall’inizio prevista in sette libri, assegnava il quarto posto a questo, dedicato al fondamentale tema degli ordini architettonici.

A ciascun ordine corrisponde un capitolo nel quale Serlio, esaminati colonna e trabeazione (con tutti gli elementi specifici: base, capitello, fregio), passa a elencare porte, camini, edifici privati e pubblici aventi caratteristiche riferibili a quell’ordine architettonico.






Nel 1540, sempre a Venezia, e sempre per i tipi di Marcolini, Serlio pubblicava la sua seconda opera, il Terzo libro […] nel qual si figurano, e descrivono le antiquita di Roma, e le altre che sono in Italia, e fuori d’Italia. Qui insieme all’ampio catalogo di antichità romane (templi, teatri, anfiteatri, terme, archi di trionfo), accompagnate da splendide xilografie, l’autore ha modo di illustrare anche alcuni edifici moderni, come il tempietto di San Pietro in Montorio di Bramante, i vari progetti per il San Pietro Vaticano, villa Madama di Raffaello, il Belvedere Vaticano e la villa napoletana di Poggioreale.

Il Primo libro d’architettura (in realtà terzo in ordine di pubblicazione) esce in uno stesso volume con il Secondo libro di perspettiva nel 1545 in Francia, dove Serlio si era stabilito nel 1541 e dove sarebbe morto intorno al 1555. A pubblicare i due libri, in edizione bilingue italiana e francese, è lo stampatore parigino Jean Barbé. Il Primo libro tratta i temi della geometria, il secondo di prospettiva, argomenti, confessa lo stesso Serlio, piuttosto aridi benché necessari, e in ogni caso “poco grati a la magior parte de gli huomini”, perciò, egli ha deciso di pubblicare prima il Libro quartoche furono le cinque maniere de li edificj molto necessarie”, e poi il Terzo per la “piacevolezza de varij e belli edificij” e la conseguente possibilità di formarsi un “giudicio nella mente per saper fare elettione del bello”.






Il Quinto libro […] nel quale se tratta de diverse forme de tempii sacri secondo il costume christiano e al modo antico fu pubblicato a Parigi nel 1547 in italiano e francese. Già nel Terzo libro Serlio aveva illustrato alcune importanti chiese di Roma, ma l’argomento ora è trattato più ampiamente, anche se non sembra più di tanto appassionarlo. Le tipologie chiesastiche presentate da Serlio sono dodici, numero allusivo agli apostoli: la grande maggioranza è a pianta centrale, da quella circolare all’ovale, pentagonale, esagonale, ottagonale, a croce greca.

L’edizione veneziana in un solo volume dei primi cinque libri fu curata da Melchiorre Sessa e affidata ai torchi di Pietro de Nicolini da Sabio. Vi sono omesse naturalmente le versioni francesi originariamente presenti nei libri I, II e V. I frontespizi sono gli stessi delle precedenti edizioni (quella del Quarto è ripetuta anche per il Quinto).

Spetterà a Sessa anche la prima pubblicazione italiana, nel 1557, dell’Extraordinario libro, edito originariamente a Lione nel 1551 in italiano e francese, nonché varie altre riedizioni dei primi cinque libri.

Sul frontespizio l'etichetta stampata con la nota di possesso di Ascanio Varese

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