Münster, Sei libri della cosmografia vniversale ... 1558

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MÜNSTER, Sebastian,  Sei libri della cosmografia uniuersale, ne quali secondo che n’hanno parlato i piu ueraci scrittori son disegnati, i siti de tutte le parti del mondo habitabile & le proprie doti: ... ([Basilea] : stampato a spese di Henrigo Pietro Basiliense, 1558 nel mese di marzo).


Questa è la prima traduzione italiana della Cosmografia, che poté beneficiare delle aggiunte dell’autore all’edizione del 1550.

Verona, dopo Roma, è senz’altro la città che attira maggiormente l’interesse di architetti e studiosi di antiquaria per l’imponente presenza di vestigia romane, fattore di sviluppo in loco di una ricca tradizione umanistica. Nel 1540, contemporaneamente al Terzo libro di Sebastiano Serlio, che dà ampio spazio alle antichità veronesi, Torello Saraina consegna alle stampe nella città scaligera il suo De origine et amplitudine civitatis Veronae con le illustrazioni di Giovanni Caroto.

Quest’ultimo, pittore  fratello del più noto Giovanni Francesco, darà alla luce nel 1560 una sua propria opera intitolata Le antichità di Verona, traendo l’illustrazione raffigurante il teatro dall’opera precedente, ricostruzione del monumento secondo una visione ideale dell’antico, come dimostra un confronto con il precedente sobrio disegno di G. B. Sangallo degli Uffizi, posteriore al 1519. È ben noto anche l’interesse di Palladio per il manufatto, documentato da una serie di disegni oggi a Londra. 

Al Caroto si rifà anche la xilografia di Christoph Stimmer che  compare nell’opera di Münster solo a partire dell’edizione accresciuta uscita a Basilea nel 1550. 

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Uom salvadego e iscrizione

Una curiosità a proposito della fortuna dell'opera: il nome di Sebastian Münster è citato in forma abbreviata nell'iscrizione in latino, che accompagna la statua di un uom salvadego con un sole sulla facciata del palazzo Bembo-Boldù in Campo S.Maria Nova a Venezia: "Dum Volvitur Iste Iad. Asc. Iustinop. Ver. Salamis Creta Iovis Testes Erunt Actor. Pa. Io. Se. M.° 

Finchè il sole girerà intorno ai poli, le città di Zara (Iadra), Cattaro (Ascrisium), Capodistria (Iustinopolis), Verona (Verona), Cipro (Salamis), e Creta, culla di Giove, (Creta Iovis) faranno testimonianza delle di lui azioni (Actorum). Paolo Giovio, Sebastiano Munstero

La volle Gian Matteo Bembo, cugino lontano del più famoso Pietro e grazie ai suoi consigli e insegnamenti diplomatico dalla brillante carriera, per confermare ai concittadini poco riconoscenti i suoi meriti.così come testimoniano Paolo Giovio (Historiarum sui temporis tomus secundus, Florentiae : in officina Laurentii Torrentini ducalis typographi 1552, l.37, p.312) e Sebastian Münster appunto,nel quarto libro della sua Cosmografia (ed. 1575, p.987).

Si nota sotto il frontespizio delicatamente aquarellato, il timbro di epoca austriaca e la riga di stampa col nome dell'autore restituita, dopo la "censura" effettuata con l'inchiostro in quanto protestante.

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