Monastero di S. Maria delle Grazie

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S.Maria delle Grazie

Intitolata alla Maternità di Maria Vergine, S. Maria delle Grazie "al Bassanello", venne eretta grazie ad una donazione fatta nel 1498 per l'edificazione di un convento e di una chiesa ai Domenicani Osservanti della Congregazione riformata di Lombardia, su progetto di Lorenzo da Bologna cui pose mano il Falconetto in successivi restauri visto il protrarsi dei lavori fino circa al 1524 (anche a causa dell'assedio di Padova del 1509 e della successiva costruzione dei bastioni veneziani).

La struttura oggi visibile -solo dall'esterno perchè chiusa al culto ed adibita a sala conferenze- risale tuttavia al 1710, ed è molto ridimensionata rispetto al progetto originario, anche perchè la comunità dei frati non fu mai nè numerosa nè ricca. Soppressa la comunità nel 1771, chiesa e convento vennero assegnati prima alle Zitelle povere e poi ai mendicanti. Dal 1812 vi vennero riuniti l'Ospedale degli orfani e quello degli "accattoni" (in Biblioteca alla collocazione BASF.1586.19 si conserva lo "Statuto dell'orfanotrofio femminile di S.Maria delle Grazie in Padova", Padova, Prosperini , 1901) e poi divenne proprietà degli Orfanotrofi riuniti (Istituto Vittorio Emanuele II per gli orfani e derelitti e Orfanotrofio S. Maria delle Grazie). Si notano all'esterno sulla facciata le statue di S.Bonaventura, Clemente XIII e della Madonna col Bimbo, opera di Giovanni Bonazza. Del convento ancora visibile in foto d'inizio secolo, non resta più nella perchè è stato demolito e sostituito da caseggiati moderni.

Non è stato possibile reperire notizie sulla presenza e sull'entità di una Biblioteca nel convento, anche se all'esemplare di Vitruvio in mostra, si può aggiungere almeno un altro volume miscellaneo -sempre conservato in Universitaria- di argomento filosofico-teologico che reca la nota di provenienza da questo convento e il numero progressivo 404; forse al momento della soppressione nel 1771, i volumi passarono al più grande convento domenicano di S.Agostino -sempre in città e poi demolito- ma non è dato sapere se su tutti vi fosse la stessa nota e quindi non è detto che li si possa alla fine identificare con chiarezza.

Bibliografia: G.Bresciani Alvarez, Chiesa di S.Maria delle Grazie in Architettura a Padova, a cura di G.Lorenzoni, G.Mazzi, G. Vivianetti introduzione di L. Puppi, Padova, Il poligrafo, 1999, pp.309-325; C.Gasparotto, Il Convento e la Chiesa di S. Agostino dei Domenicani in Padova, Firenze, Memorie domenicane, 1967, pp.132-133. A.De Marchi. Nuova guida di Padova e i suoi dintorni, Padova, Felice Rossi, 1855, p.101; G.Toffanin, Cento chiese padovane scomparse, Padova, Programma, [1988], pp.102-103.


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