Introduzione

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ritratto

“Une armée marche à son estomac” diceva Napoleone Bonaparte che ben conosceva l’importanza cruciale dei servizi di approvvigionamento per un esercito in campagna. L’Italia tra il 1915 e il 1918 mobilitò circa 5 milioni di soldati, uomini che andavano riforniti di tutti i beni necessari per la guerra, dagli oggetti di uso quotidiano alle armi, dalle divise alle scarpe ecc. Tra queste necessità il vitto costituiva sicuramente una delle voci principali nei registri delle intendenze militari deputate al vettovagliamento della truppa. Ma una guerra lunga e dalle caratteristiche ‘totali’ come la prima guerra mondiale costringeva a non tener conto solo delle necessità dell’esercito ma anche quelle della popolazione civile coinvolta essa stessa negli sforzi tesi a raggiungere la vittoria finale.

Negli anni della Grande Guerra vennero stampate un gran numero di pubblicazioni a diffusione non convenzionale, spesso in forma di opuscolo, al di fuori o ai margini della ordinaria diffusione editoriale . Si tratta di pubblicazioni minori, biografie di combattenti, di associazioni di combattenti e reduci, di istituti di assistenza e beneficenza, di organizzazioni della società civile e religiosa a supporto delle famiglie dei soldati, di società femminili, di ricettari di guerra, di società di mutuo soccorso ecc. La mostra offre una panoramica di numerosi documenti che si occupano dell’alimentazione in tempo di guerra nei suoi vari risvolti, dall’orto di guerra alla produzione alimentare agli approvvigionamenti, dal rancio di trincea alla conservazione dei cibi: ovvero ciò che con un termine molto generale potremmo chiamare “la cucina ed i consumi alimentari di guerra”, sia per i militari al fronte che per la società civile.

Le sezioni della mostra offrono percorsi articolati sia per grandi tematiche che per tipologie di materiali.

Attraverso la lente dell'alimentazione si intende restituire un’immagine collettiva della memoria e della identità italiana nella Grande Guerra, consapevoli che la trincea e le abitudini alimentari sono uno dei primo grandi fattori unificanti di tutto il paese dopo l’Unità d’Italia.

L’Italia la guerra e il cibo (1915-1918) sviluppa ulteriormente la ricerca condotta con il progetto europeo “Europeana collections 1914-1918”, che ha già reso disponibili attraverso il portale di libero accesso Europeana un’ importante collezione di oltre 400.000 documenti in formato digitale proveniente da dieci Biblioteche Nazionali Europee tra cui la BNCF.